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ebook di ArchigraficA

martedì 11 novembre 2014

Letteratura disegnata








Architettura utopistico-visionaria, narrativa, grafica, fumetti, storia

Corso – Laboratorio
condotto da Giacomo Ricci


Letteratura Disegnata è diretto a tutti coloro che amano il disegno e la letteratura, in specie le storie di avventura, e tutte le contaminazioni creative che si possono generare tra l’uno e l’altra.
L’architettura utopistico-visionaria è sempre entrata nella produzione delle IDEE che avevano come fine quello di cambiare il mondo e renderlo migliore.
L’architettura moderna ha un suo nucleo di fondazione nell’avanguardia utopistica dell’espressionismo tedesco e della sua produzione grafico-visionaria. Interpreti fondamentali ne furono Bruno Taut, Hermann Finsterlin, Walter Gropius, Hans Poelzig, Hans Scharoun e altri.
La produzione architettonico-visionaria della prima avanguardia europea fa da sfondo alla contemporanea scenografia dei film più spettacolari e sperimentali.
In questo ambito si inserisce anche la produzione del fumetto contemporaneo più avanzato sotto il profilo sperimentale  e rivoluzionario di autori di primo piano come Jean Giraud (Moebius) e Hugo Pratt, definito il più importante disegnatore di fumetti italiano (e non solo). 
Proprio di Pratt è la definizione  di Letteratura Disegnata. Un’espressione  che individua un preciso campo di contaminazione-ibridazione. Sostiene, infatti, a questo proposito Pratt di essere “un autore di letteratura disegnata” perché “disegno la mia scrittura e scrivo i miei disegni”. 
Questa sintetica definizione   individua un territorio fondativo di formazione-evasione dalle spire asfittiche  della realtà quotidiana  e le sue angosce. Ma anche di una strana area che precede la formazione scolastica di ognuno di noi in cui segni e di-segni si confondono in un unico status espressivo. Così la figura viene individuata da simboli semplici che il bambino crea, sistematizza e usa come si trattasse dei segni di un alfabeto personale in cui ogni forma-stilema (e il corrispondente oggetto del mondo reale) viene utilizzata come ogni segno alfabetico nella parola. Il corpo di un pupazzo diventa parola composta da segni elementari catalogati e fissati una volta per tutte: un cerchio per la testa, un ricciolo per i capelli, due puntini per gli occhi, un rettangolo tondeggiante per il busto, due cilindri per le game e due per le braccia, due cerchi rigonfi per le mani e due altri, un po’ più grandi per i piedi. E tutto il mondo espressivo torna a posto. Cioè tutto l’universo grafico si carica di senso e riempie tutto il mondo esistente. E l’immaginazione del bambino prende corpo, s’apre al mondo e al suo universo di senso.
Dunque scrivere i disegni e disegnare le parole, secondo Pratt, significa riappropriarsi della propria sperimentazione immaginativa dei primi anni di vita.
Il corso-laboratorio si propone come sperimentazione di queste opportunità grafiche mescolate ai segni dell’architettura utopistica dello spazio, offrendo una panoramica storico-ricostruttiva del fumetto, della grafica rivoluzionaria dell’architettura delle avanguardie europee d’inizio secolo e di fornire tutti gli strumenti, tradizionali e digitali, per la costruzione del proprio linguaggio espressivo, narrativo che faccia uso del fumetto, della grafica e, in generale,  del disegno di architettura utopistica.
I temi specifici che saranno affrontati in un ciclo integrato di lezioni/esercitazioni in aula si articoleranno in tre parti:

a.    Sceneggiatura (Fabula e struttura dinamica del racconto, sceneggiatur, caratterizzazione dei personaggi.
b.   Tecniche di disegno dell’architettura (prospettiva, dinamica dello schizzo architettonico, dinamica dei volumi, nozioni di anatomia e tecniche di inquadratura)
c.    Tecniche e strategie di disegno digitale (scrivener, story mill, uso di excel nella sceneggiatura, cad,3d modelling, tavoletta grafica, tecniche di fumetto con Photoshop, colorazione e disegno)

Giacomo Ricci è stato professore universitario di progettazione architettonica assistita dal computer presso l’Università degli Studi “Federico II” di Napoli e dell’Università dell’Abruzzo di Chieti-Pescara. Architetto, è disegnatore grafico e fumettista. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni di architettura e mostre di opere grafiche. E’ anche autore di numerose opere di narrativa.


Bibliografia:

un catalogo sintetico delle opere grafiche di Giacomo Ricci, edito da ArchigraficA, dal titolo Terre di Utopia, progetti immaginari, storie, idee è reperibile in rete all’indirizzo:

testi scientifici:

Giacomo Ricci, Frankestein rigenerato. Discussione sulle macchine intelligenti e il loro uso in architettura, Giannini, Napoli, 2007
Giacomo Ricci, Amalfi, Furore, Ravello, Architettura del paesaggio costiero, Giannini, Napoli 2007
Giacomo Ricci, Itinerari narrativi tra realtà e simulazione, La costruzione del Museo Virtuale del Fiordo di Furore, Liguori, Napoli 2006
Giacomo Ricci, La cattedrale del futuro, Bruno Taut 1914-1918, Officina, Roma, 1982
Giacomo Ricci, Hermann Finsterlin, dal “gioco di stile” all’architettura “marsupiale”, Dedalo, Bari, 1982
Giacomo Ricci, Casa, dolce casa, Clean, Napoli, 1988
Giacomo Ricci, La nascita di Pollicinella, ArchigraficA Paperback,
Ha scritto, inoltre, i romanzi:
Pietre di fuoco, Neftasia editore, 2010
Lazzari, Medea edizioni, 2011
La luce nel labirinto, uno speziale a Napoli nel primo Seicento, Archigrafica Paperback, 2012
La peste e il teatro, ArchigraficA paperback, 2013
Il sogno di Jeronimus Bauknecht, viaggio in una città immaginaria, Giannini, Napoli, 2009

La maggior parte delle pubblicazioni citate e altre che in questa sede si sono omesse sono rintracciabili all’indirizzo di academia.edu:

E’ fondatore della casa editrice ArchigraficA e della collana ArchigraficA Paperback.
E’ responsabile del blog ArchigraficA edizioni, dove si possono rintracciare numerosissimi suoi interventi e racconti

La prima parte di The big adventure, ultimo fumetto che ha in corso di elaborazione,  è rintracciabile all’indirizzo:


Ha esposto le sue opere grafiche in numerose mostre.